Preferii pensare al mio amore di allora e alla figura e al viso di Julie, quel viso sottile con le nobili sopracciglia e i grandi occhi scuri. E preferii pensare a quel giorno nel faggeto in cui lentamente, con riluttanza, Julie mi cedette e poi tremò sotto i miei baci e infine rispose loro lievemente, come in sogno, sorrise, mentre le lacrime luccicavano ancora sulle sue ciglia.
Cose passate! Ma il meglio non furono i baci, non furono le passeggiate serali fatte di nascosto. Il meglio fu la sforza che mi sgorgò da quell'amore, la lieta forza di vivere, di lottare, di gettarmi nel fuoco per lei. Poter dare se stessi in cambio di un attimo, poter sacrificare degli anni per il sorriso di una donna, questa è la felicità. E Questa non l'ho perduta.


Ricordi
Sull'amore
Hermann Hesse

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