"Sì, lo dicono tutti. Non c'è mai niente di nuovo nelle vostre dichiarazioni d'amore. Cosa vuole mai fare che debba sconvolgermi? Se amasse veramente avrebbe già fatto qualcosa da molto trempo":

"Che cosa per esempio?"

"Dovrebbe saperlo lei stesso. Avrebbe potuto digiunare per otto giorni o spararsi, o almeno scrivere delle poesie".

"Non sono un poeta."

"Perchè no? Chi ama nell'unico modo in cui si dovrebbe amare diventa un poeta e un eroe per un sorriso, per un cenno, per una parola di colei che ama. Se le sue poesie non sono belle , almeno sono ardenti e piene d'amore"

"Ha ragione, signora. Io non sono un poeta né un eroe e neanche mi sparo . Oppure, se lo facessi, sarebbe per il dolore di sapere che il mio amore non è forte e ardente come lei ha diritto di pretendere. Ma il luogo di tutto questo ho solo un piccolo vantaggio su quell'amante ideale: io la capisco."

"Che cosa capisce?"

"che il suo desiderio è come il mio. Lei non vuole un amante, ma vorrebbe amare, amare interamente e insensatamente. E non ne è capace."

"Lei crede?"

"Sì, lo credo, Lei cerca l'amore come lo cerco io. Non è così?"

"Forse"

"Perciò non può farsene niente di me, e io cesserò di importunarla. Ma forse, prima che me ne vada, potrebbe dirmi se una volta, una sola volta ha mai incontrato il vero amore."

Amore
Sull'amore
Hermann Hesse


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